venerdì 19 giugno 2009

«La Fininvest è nata da Cosa Nostra» Lo tengono in piedi perché rappresenta i loro interessi al Nord, è il loro "figlio di buona donna"

Bossi rincara la dose dal Congresso federale della Lega:
il capo di Forza
Italia parla meneghino ma nel cuore è palermitano
«La Fininvest è nata da Cosa
Nostra»
Lo tengono in piedi perché rappresenta i loro interessi al Nord, è il
loro "figlio di buona donna"

di Matteo Mauri
bresciaLa guerra è aperta da
tempo. Ma ora entra in campo l'artiglieria pesante. E se alle accuse di mafia
che da tempo Bossi lancia contro Berlusconi, il Cavaliere risponde col
silenzio, adesso il Senatur ha deciso di alzare il tiro. «Tanto per essere
chiari, per far capire alla gente», replica ad un congressista che aveva
criticato la «politica dell'insulto» del segretario leghista. L'attacco di
Umberto Bossi a Silvio Berlusconi, è durissimo. Il segretario della Lega Nord
nel corso del suo intervento al Congresso straordinario del Carroccio, ha più
volte dato del "mafioso" a Berlusconi. Da tempo il leader leghista, durante gli
innumerevoli comizi, aveva indicato nel Cavaliere «l'uomo di Cosa Nostra». Al
congresso, la tesi è diventata ufficiale. «L'uomo di Cosa Nostra» viene citato
decine e decine di volte. E con lui tutte le aziende che fanno capo al leader
di Forza Italia. L'anomalia italiana è lì: se ne devono convincere in primo
luogo tutti i delegati, poi l'opinione pubblica.«La Fininvest - ha affermato
Bossi - ha qualcosa come trentotto holding, di cui sedici occulte. Furono fatte
nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca Rasini, la banca di Cosa
Nostra a Milano. E a Palermo hanno preso un meneghino per rappresentare i loro
interessi. La verità è che se cade Berlusconi cade tutto il Polo, e al Nord si
prende tutto la Lega. Ma non lo faranno cadere: perché sarà pure un figlio di
buona donna, ma è il loro figlio di buona donna, e per questo lo tengono in
piedi». Se l'ex-Capo dello Stato Francesco Cossiga negli ultimi due giorni è
andato giù durissimo nei confronti del Cavaliere, Bossi non è certo stato da
meno. Anzi, ha alzato il tiro, entrando anche nei dettagli, quando ha parlato
della Banca Rasini, delle holding occultate, della nascita della prima tv
berlusconiana, del partito degli azzurri. «Un palermitano - ha affermato Bossi
- è a capo di Forza Italia. Perché Forza Italia è stata creata da Marcello
Dell'Utri. Guardate che gli interessi reali spesso non appaiono. In televisione
compaiono volti gentili che te la raccontano su, che sembrano per bene. Ma
guardate che la mafia non ha limiti. La mafia, gli interessi della mafia, sono
la droga, e la droga ha ucciso migliaia e migliaia di giovani, soprattutto al
Nord».Eppoi ancora, come in un crescendo: «Palermo ha in mano le televisioni,
in grado di entrare nelle case dei bravi e imbecilli cittadini del Nord»;
«Silvio è uomo della P2, cioè del progetto Italia»; «La Banca Rasini è la banca
di Cosa Nostra a Milano»; «Berlusconi ha fatto ciò che ha voluto con le
televisioni, anche regionali, in barba perfino alla legge Mammì»; «Berlusconi
parla meneghino ma nel cuore è un palermitano».«L'uomo di Cosa Nostra»: Bossi,
nelle tre ore d'intervento, ha indicato spesso il disegno dietro il palco in
cui era raffigurato alle spalle di Berlusconi, un sicario siculo con lupara e
coppola.Dopo aver ricordato i molti «giovani del Nord morti per droga», Bossi
ha aggiunto: «Molte ricchezze sono vergognose, perché vengono da decine di
migliaia di morti. Non è vero che "pecunia non olet". C'è denaro buono che ha
odore di sudore, e c'è denaro che ha odore di mafia. Ma se non ci fosse quel
potere, il Polo si squaglierebbe in poche ore. Ecco il punto».

Nessun commento:

Posta un commento